La Strelitzia è una pianta perenne originaria dell’Africa australe, appartenente alla famiglia delle Strelitziaceae, la stessa dei banani. Conosciuta per il suo portamento elegante e le foglie grandi e morbide, leggermente sfrangiate, è spesso coltivata sia per il fogliame ornamentale che per il suo fiore spettacolare. La specie più famosa è la Strelitzia regina, soprannominata “uccello del paradiso” per la forma del fiore che ricorda il profilo di un uccello tropicale in volo. Più imponente, ma meno diffusa, la Strelitzia augusta si distingue per le foglie ancora più ampie e i fiori candidi.
Coltivare una strelitzia in vaso o in piena terra non è difficile, ma richiede alcune accortezze per ottenere piante rigogliose e fioriture abbondanti. Vediamo come prendercene cura durante tutto l’anno.
Luce e posizione: la chiave per una strelitzia felice
La strelitzia ama il sole. Scegli una posizione luminosa e soleggiata, preferibilmente esposta a sud o sud-est. Sul balcone o in giardino, va collocata in un punto dove possa ricevere almeno 5-6 ore di luce diretta al giorno. In ambienti troppo ombreggiati, le foglie tendono a perdere tono e la pianta potrebbe non fiorire.
La Strelitzia regina, in particolare, ha bisogno di molta luce e calore per sviluppare i suoi caratteristici fiori arancio-blu, che sbocciano a partire dalla primavera. La Strelitzia augusta, invece, pur essendo più rustica nella vegetazione, necessita comunque di una buona esposizione per mantenere il fogliame compatto.
Se vuoi coltivarla in interno, ad esempio in una veranda o dietro una grande vetrata, assicurati che la pianta riceva luce intensa e che non sia troppo vicina a fonti di calore come termosifoni o camini.
Annaffiature: equilibrio tra umidità e drenaggio
La strelitzia predilige un terreno leggermente umido, ma teme i ristagni idrici. Durante la primavera e l’estate, annaffia con regolarità, lasciando asciugare leggermente il terriccio tra un’irrigazione e l’altra. In vaso, è fondamentale che il contenitore sia dotato di fori di drenaggio e che il fondo sia composto da materiale grossolano (argilla espansa o pomice) per evitare accumuli d’acqua.
Con l’arrivo dell’autunno e per tutta la stagione fredda, riduci progressivamente le annaffiature. Nei mesi invernali, la pianta entra in una fase di riposo vegetativo e le bagnature devono essere molto diradate, giusto per evitare che la terra si secchi completamente.
Concimazione: nutrire al momento giusto
Per stimolare la crescita e la fioritura, è importante nutrire regolarmente la strelitzia, soprattutto se coltivata in vaso, dove le risorse sono limitate. A partire da marzo e fino a settembre, somministra ogni 15 giorni un concime liquido per piante fiorite, ricco di potassio e microelementi.
In alternativa, puoi usare concimi a lenta cessione, da integrare nel substrato all’inizio della primavera e di nuovo a metà estate. Questi prodotti rilasciano nutrienti in modo graduale e aiutano a mantenere la pianta in salute anche durante i periodi più caldi.
La strelitzia augusta, essendo una varietà più vigorosa e a crescita rapida, può trarre grande beneficio da concimazioni regolari, mentre la strelitzia regina va sostenuta soprattutto nel periodo che precede la fioritura.

Inverno e protezione dal freddo: come gestirla nella stagione fredda
Le strelitzie non sopportano il gelo prolungato. Se abiti in una zona a inverni rigidi, è fondamentale proteggere la pianta durante i mesi freddi. La Strelitzia regina resiste fino a temperature di 5-6 °C, mentre la Strelitzia augusta è leggermente più tollerante, ma comunque sensibile al freddo intenso.
In vaso, la soluzione ideale è spostare la pianta in un luogo riparato, come una veranda o un androne luminoso. Se coltivata in piena terra, puoi coprire la base con pacciamature di paglia o corteccia e proteggere la chioma con teli di tessuto non tessuto.
Durante l’inverno, la pianta rallenta il suo sviluppo. Non serve potarla drasticamente: basta rimuovere le foglie danneggiate e tenere il terreno appena umido. Con l’arrivo della primavera, potrai riprendere le normali cure.
Strelitzia regina o strelitzia augusta? Differenze da conoscere
Se ami i fiori scenografici, scegli la strelitzia regina: i suoi fiori a becco di pappagallo sono tra i più iconici nel mondo delle piante tropicali, perfetti per dare un tocco esotico a terrazzi e balconi. Ha un portamento più contenuto e si adatta bene alla coltivazione in vaso.
La strelitzia augusta, invece, ha un aspetto più architettonico: le sue foglie enormi ricordano quelle del banano, e può raggiungere dimensioni imponenti se coltivata in piena terra in climi miti. I fiori bianchi sono meno appariscenti, ma l’effetto decorativo complessivo è molto elegante.
Entrambe sono perfette per creare angoli verdi di grande impatto visivo, a patto di garantire loro le giuste condizioni di luce, acqua e temperatura.