La Ninfea (Nymphaea) è nell’immaginario comune, la più classica e diffusa pianta da laghetto. Amata per il suo splendido fiore, è tra le più apprezzate del suo genere.
Esistono tantissimi generi e specie differenti di Ninfea, senza contare gli ibridi selezionati dai botanici, ed ogni gruppo ha le sue peculiarità e necessità di coltivazione.
La grossa differenza tra le “famiglie” delle Ninfee sono le temperature ideali.
Le rustiche sono le più resistenti alle nostre latitudini con clima temperato, con un arco di temperature ottimale tra i 20° edi i 25°. In molte specie di questa famiglia i fiori cambiano gradualmente colore nel corso dei giorni in cui sono aperti.
Le tropicali sono più sensibili al freddo, amando temperature tra i 25° ed i 28° e presentano fiori grandi, colorati, spesso profumati, che emergono dall’acqua grazie ad un lungo stelo.
Esistono poi ibridi (chiamati Ninfee isg), che vanno valutati caso per caso.
Inoltre valutate sempre lo spazio a disposizione, poiché esistono ninfee di tante dimensioni, dalle giganti alle nane da coltivare in contenitori e ciotoloni. Le varietà “classiche”, soprattutto le tropicali, necessitano di qualche metro cubo d’acqua per vegetare al meglio. Le rustiche sono un poco meno esigenti.
Come piantare la Ninfea
Ebbene sì, la Ninfea si pianta. Abbiamo questa splendida immagine di foglie e fiori che galleggiano nell’acqua e spesso si pensa che questa pianta viva così, ma in realtà la Ninfea è dotata d radici (bulbi e rizomi in realtà…) e fusti, ed ha quindi bisogno di un substrato per vegetare e prosperare.
Per questa operazione basterà un terriccio a base argillosa miscelato con sabbia, lapillo o argilla espansa; un vaso microforato per la coltivazione delle piante acquatiche ed un buon concime specifico.
Nel caso di ninfee rustiche troverete un rizoma, da piantare in orizzontale. Nel caso delle ninfee tropicali, invece, troverete un bulbo, che, esattamente come quelli terricoli, va piantanto in verticale, con la punta vegetale verso l’alto.
Anche nel caso in cui abbiate a disposizione un ampio laghetto si consiglia sempre di coltivare le ninfee negli appositi vasi microforati, in modo tale che il rizoma od il bulbo sia più protetto e sia facile intervenire in caso di problemi.
Coltivazione e fioritura
Consigliamo di posizionare le piante giovani o appena trapiantate in posizioni di mezz’ombra, dove possano godere della luce diretta del sole la mattina o nel pomeriggio, ma siano al riparo nelle ore più afose. Una volta radicata, invece, la Ninfea potrà essere esposta tranquillamente al pieno sole.
Le Ninfee fioriscono mediamente tra aprile ed ottobre. La fioritura è strettamente legata alla quantità di sostanze nutritive che la pianta riceve; assicuratevi perciò di concimare adeguatamente il vostro laghetto e di fornire il giusto spazio ad ognuna delle piante che vi inserite.
La fioritura varia tra le diverse tipologie, quindi avremo le Ninfee rustiche, il cui fiore dura circa 3 o 4 giorni; le australiane che durano qualche giorno in più; oppure le tropicali, che durano circa una settimana e sono inoltre profumate.
Essenziale nella coltivazione delle Ninfee è la concimazione, che va eseguita con concimi appositi per piante acquatiche ed in maniera regolare.
Le foglie della Ninfea
Normalmente le foglie della Ninfea galleggiano sull’acqua, e sono autolivellanti, ovvero regolano la loro crescita in base all’altezza dell’acqua nella quale sono immerse. Appena piantate potrebbero restare un po’ sommerse, ma non preoccupatevi poiché la pianta provvederà autonomamente in poco tempo.
Se, viceversa, le vostre foglie sporgono troppo dal livello dell’acqua prestate attenzione: potrebbe essere troppo basso il livello dell’acqua, troppo piccolo il vaso della ninfea oppure potreste aver inserito troppe piante nello stesso laghetto, creando eccessiva competizione.