Rimuovere la polvere dalle foglie delle piante da interno è una di quelle buone abitudini che tutti conosciamo, ma che in pochi fanno in maniera adeguata. Spesso, per semplicità, vengono utilizzati spray e lucidi di varia natura, ma che nella gran parte dei casi non solo non risolvono il problema, ma rischiano anche di danneggiare la tua pianta.
A cosa servono le foglie e perché devi pulirle
Ma cominciamo dall’inizio. A cosa servono le foglie per le piante? Queste sono una sorta di piccolo laboratorio chimico, o, se vogliamo, il corrispettivo vegetale del nostro apparato digerente. Nelle foglie le piante infatti realizzano la fotosintesi clorofiliana e producono il loro nutrimento. Si tratta di un’operazione molto delicata per la pianta, perché da questo dipende la loro capacità di vivere, crescere, fiorire e riprodursi. Ecco perché le foglie devono restare sempre perfettamente operative.
Più che in altre stagioni è in inverno che per le piante da interno si presenta il problema della polvere sulle foglie. Abbiamo infatti le finestre quasi sempre chiuse, c’è poco ricambio e spostamento d’aria; il riscaldamento acceso peggiora la situazione, rendendo l’aria secca; infine la poca luce invernale non aiuta le piante. È buona abitudine quindi pulirle in maniera regolare, in modo da aiutarle a mantenersi efficienti.
Come rimuovere la polvere dalle diverse piante da interno
Per le piante con foglie larghe e lucide, come ad esempio dieffembachia, pothos, anthurium, philodendron o spatiphyllum, il modo più semplice è quello di utilizzare una semplice spugnetta delicata, quindi senza la parte abrasiva delle classiche spugne per i piatti, bagnata con dell’acqua. Meglio ancora, se ne hai a disposizione, è utilizzare dell’acqua demineralizzata, in modo da evitare righe o macchie biancastre dovute al calcare dell’acqua. Ricorda però che questo tipo di acqua, se è ottima per operazioni di pulizia come questa, non devi mai utilizzarla per innaffiare la pianta. Si tratta infatti di un’acqua che non ha al suo interno i nutrienti che servono, e può danneggiare la salute della tua amica verde.
Per effettuare fisicamente la pulizia, appoggia ogni foglia sul palmo della mano e con l’altra passa delicatamente la spugna umida, non zuppa. Se l’acqua si sporca molto, ovviamente puoi cambiarla e continuare con quella pulita.
Per le piante con foglie piccoline, come possono essere ad esempio il ficus benjamin, l’asparagus o le tante varietà di felce, puoi provvedere alla pulizia facendo alla pianta una vera e propria doccia!
Le piante piccoline puoi posizionarle direttamente sotto il getto leggero della doccia. Prima, per evitare di inzuppare in maniera eccessiva il terreno, sigilla bene in una busta di plastica il vaso col terriccio, chiudendo il nodo intorno alla parte bassa del fusto. Una doccia leggera di meno di 5 minuti sarà sufficiente a ripulire le foglie. Lascia sgocciolare bene la pianta prima di rimetterla al suo posto.
Per le piante più grandi invece puoi vaporizzare la chioma con uno spruzzino in modo abbondante, tanto da farle sgocciolare. Ovviamente proteggi prima il pavimento al di sotto di essa.
Ricorda di non eseguire questo tipo di pulizia in periodi dell’anno molto umidi e comunque non troppo spesso. L’eccesso di acqua sulle foglie, infatti, può provocare problemi di muffa e funghi, soprattutto se goccioline di acqua restano intrappolate all’ascella fogliare, ovvero nel punto in cui la foglia si attacca al ramo.
Ci sono poi una serie di piante che hanno foglie opache, pelose o succulente. Ad esempio la fittonia, con foglia ruvida, la saintpaulia con foglia pelosa o la zamioculcas con foglie succulente, o “grasse” come diciamo in modo confidenziale. Queste tipologie è sempre meglio non bagnarle, poiché trattengono più acqua e soprattutto in inverno possono subire problemi fungini o di muffe. Per rimuovere la polvere da queste piante da interno ti basterà procurarti un pennello con setole morbide e spolverare delicatamente la pianta. Un’altra soluzione può essere il phon, con getto d’aria minimo e rigorosamente freddo e ad una buona distanza di minimo 30 centimetri.
Il lucidante fogliare: perché NON devi usarlo
Ma veniamo ad un tema scottante: lucidante sì o lucidante no? La nostra risposta è molto semplice: lucidante no. Sappiamo che è molto gratificante vedere delle belle foglie pulite e lucide nella tua casa, ma il tuo pensiero principale dovrebbe essere avere una pianta sana e forte che possa accompagnarti a lungo e vegetare in maniera armonica e piacevole.
Il lucido, soprattutto se usato di frequente, provoca danni alla pianta perché ne ottura gli stomi, ovvero i forellini con cui essa “respira”, immettendo anidride carbonica e facendo fuoriuscire l’ossigeno prodotto. Se poi la foglia non è stata pulita prima di ricevere il lucido, questo non farà altro che appiccicare in maniera irreversibile i granelli di polvere alla pianta, creando una pericolosa patina di sporco.
Una soluzione biologica e salutare per la pianta è l’utilizzo di oli naturali, come l’olio di lino. Una volta eseguita la corretta pulizia, puoi vaporizzare dell’olio di lino sulle foglie che vuoi lucidare e proteggere. Questo avrà non solo una valenza estetica, ma anche protettiva, poiché respinge gli attacchi degli insetti. Una soluzione rispettosa e naturale!