Ammettiamolo: il piccante intriga tutti! Ma spesso, non avendo un giardino, non si conosce come coltivare il peperoncino in vaso. Cerchiamo di fare chiarezza e darti qualche spunto utile.
Anche chi non è abituato ai cibi piccanti e mai in vita sua si avvicinerebbe ad un Habanero, resta solitamente affascinato da questi piccoli frutticini colorati che nascondono tanto “potere”. Negli anni abbiamo incontrato sempre più persone che hanno cominciato a coltivare i peperoncini proprio per la loro bellezza. Lo avete mai visto un cespuglio di Hot daisy, con le foglie scure e i piccoli peperoncini tutti colorati? Oppure il Fuoco della Prateria, con tutti i peperoncini con la testa all’insù e i tanti colori dovuti alla differente maturazione dei frutti? Una vera meraviglia!
Tuttavia la stragrande maggioranza di voi, quando ci chiede queste piante, ha un pensiero ben preciso: sfidare il proprio palato e provare l’ebbrezza di mangiare peperoncini sempre più piccanti!
Che tu appartenga al primo o al secondo gruppo, la nostra gamma di peperoncini è pronta a soddisfarti. Partiamo infatti dai più tranquilli peperoncini comuni, che tutti o quasi possono mangiare senza troppe preoccupazioni, fino al peperoncino che mantiene saldo il titolo di Più piccante al Mondo fin dal 2013, il Carolina Reaper.
Convinto della sua bellezza, o curioso sull’intensità della sua piccantezza, decidi perciò di portare a casa questa incredibile piantina. A questo punto la domanda che con maggiore probabilità ci rivolgi è: “Ok, ho comprato la mia prima pianta di peperoncino, e ora che faccio?“
Il peperoncino è una pianta perenne?
No, il peperoncino è una pianta poliennale, cioè che vive per qualche anno. Non esiste quindi il peperoncino perenne. Tuttavia, con alcune accortezze, è possibile coltivare la stessa pianta per più anni con relativa facilità. Perciò quando in inverno perde le foglie per il suo naturale riposo, non buttatela!
Con l’arrivo della primavera ricomincerà a vegetare, coprendosi prima di foglie e poi di fiori. Il periodo di fioritura cambia tra una varietà e l’altra, ed anche in base alle condizioni climatiche. Mediamente comincia da aprile e procede fino ad autunno inoltrato. Allo stesso modo il frutto arriva in periodi diversi in base alla varietà, a partire da maggio fino ai primi mesi dell’inverno nelle zone con clima mite.
Come coltivare il peperoncino in vaso: rinvaso e terriccio
Il rinvaso va sempre effettuato se acquisti la pianta in primavera, perché, per favorire la crescita e la radicazione, noi in vivaio li teniamo in vasi piccolini, circa 14 cm di diametro, ma questa misura non è sufficiente per accogliere la pianta adulta. Una misura ottimale è tra i 30 e i 50 cm circa, per favorire un ampio sviluppo della parte radicale e quindi di tutta la pianta.
Ti consigliamo inoltre proprio la coltivazione in vaso, rispetto a quella in aiuola, per le varietà tropicali. Queste tipologie hanno infatti delle foglie grandi e delicate, e coltivare il peperoncino in vaso ti rende possibile poterlo spostare in zone più riparate o più luminose a seconda delle necessità.
Le varietà nostrane invece, più coriacee e resistenti, possono tranquillamente essere piantate anche nelle aiuole.
Il terriccio per la coltivazione dei peperoncini deve necessariamente essere drenante, con pomice o materiale inerte, che eviti i dannosi ristagni idrici.
Se hai bisogno di consigli su come effettuare praticamente il rinvaso ti rimandiamo al nostro articolo in cui ti parliamo dello stress da rinvaso e come evitarlo.
Come coltivare il peperoncino in vaso: irrigazione
Le irrigazioni non devono essere per forza giornaliere, ma è meglio se le mantieni sempre regolari. Bagnature regolari infatti contribuiscono ad una crescita equilibrata della pianta, e la aiutano nella maturazione dei frutti. Controlla sempre che il terreno sia asciutto prima di bagnare nuovamente, per evitare ristagni d’acqua che portano al marciume delle radici.
Un piccolo trucco per valutare il momento adatto all’annaffiatura dei peperoncini, soprattutto per quelli tropicali, è quello di controllare le foglie: quando le vedete leggermente piegate verso il basso è il momento di bagnare.
Per la produzione di fiori e frutti la pianta utilizza tante energie, ed è quindi sempre bene aiutarla con del concime. In particolare nel caso dei peperoncini scegli un concime ricco di potassio (sulle confezioni è contrassegnato dalla sigla K), poiché questo elemento aiuta nel mantenimento dei fiori e nella loro trasformazione in frutti.
Se vuoi un nostro consiglio abbiamo una linea di concimi biologici, quindi ottimi se vuoi anche mangiare il peperoncino oltre ad ammirare la sua bellezza, e ne abbiamo uno specificamente calibrato per il peperoncino.
Come coltivare il peperoncino in vaso: posizione ed esposizione
Il peperoncino teme il freddo, tanto da avere danni gravi già sotto i 5°C. Perciò la posizione che scegli deve essere luminosa e calda.
Tuttavia diverse varietà, soprattutto quelle tropicali con le foglie molto grandi, possono avere problemi se esposte direttamente al sole nelle ore più calde della giornata. Per evitare bruciature su queste varietà cerca quindi una posizione molto luminosa ma in cui i raggi del sole non arrivino direttamente sulle foglie nella fascia più calda della giornata, ovvero circa le 12.00 e le 15.00, quanto meno nel periodo estivo.
Quando raccogliere i peperoncini?
Il peperoncino si raccoglie quando arriva a maturazione; tuttavia, non avendo un unico periodo di fioritura, bisogna monitorare la pianta perché questa porterà contemporaneamente peperoncini maturi e peperoncini acerbi. Un po’ di pratica ti aiuterà nel riconoscerli.
Mediamente la maturazione richiede dal mese e mezzo ai due mesi, tuttavia ogni varietà ha le sue tempistiche, quindi è sempre meglio osservare direttamente la pianta ed i suoi frutti.
Degli indicatori sulla maturità del peperoncino sono il colore, che deve essere uniforme ed acceso, mentre la screziatura con il verde indica una maturazione ancora in corso, e la consistenza, che si ammorbidisce nei peperoncini maturi rispetto a quelli acerbi. Nel dubbio raccogli uno dei frutti che pensi siano pronti e taglialo a metà: se la placenta è ancora verde dovrai aspettare ancora qualche giorno, viceversa se è bianca o giallina è tutto pronto!
Ricorda che il peperoncino è un frutto che deperisce abbastanza velocemente, quindi va consumato appena raccolto oppure se vuoi conservarlo è necessario essiccarlo o conservarlo sott’olio.
Quando assaggi per la prima volta un nuovo peperoncino, soprattutto degli ultra piccanti, fai sempre attenzione, e assaggia prima un pezzettino senza placenta e senza semi, poiché sono queste le parti più piccanti.
E infine gusta il prodotto del tuo lavoro!
Buon appetito!
6 risposte
Buongiorno, Vi ringrazio per le preziose informazioni che ho letto.
Utilissime !!!
Spigazioni utilissime e precise. Grazie
Grazie mille
Giorno, ho raccolto oggi l’ultimo frutto di habanero. Adesso che la pianta è solo foglie come devo gestire la pianta? Grazie
Salve, in realtà considerando il nostro clima è probabile che una pianta in salute faccia un altra fruttificazione prima dell’inverno. Quelle che coltiviamo qui in vivaio solitamente tra fine settembre ed ottobre fruttificano nuovamente. Continua quindi a gestirlo come hai fatto fin ora e prosegui le concimazioni.
Grazie per le informazioni, ho una pianta di Caienna corto acquistata la scorsa primavera, non ci crederete ma dopo il travaso e fino ad oggi ne ha prodotti circa 30 già raccolti e altrettanti in fase di maturazione, alcuni già rossi.
Sono molto piccanti e quindi cercherò di mantenerlo in vita urtilizzando i vostri suggerimenti.