Erbe aromatiche
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Le erbe aromatiche sono tra le piante più conosciute anche da chi non ha il pollice verde.
Indispensabili per una cucina salutare e saporita, sono piante che nascondono in realtà altri mille utilizzi, dalla medicina alla cosmesi, e sono, soprattutto, tra quelle di più facile gestione in ambiente domestico. Perciò anche se non hai mai coltivato alcuna pianta possono essere un utile punto di accesso a questo mondo.
Coltivare le erbe aromatiche in vaso
A livello botanico distinguiamo tra:
- piante aromatiche annuali, ovvero il cui ciclo vitale si compie nell’arco di un solo anno, per poi morire, lasciando i semi, come il basilico;
- piante aromatiche biennali, ovvero che coprono due anni, come il prezzemolo;
- piante aromatiche perenni, solitamente arbusti con parti legnose come l’alloro o il mirto, che invece hanno un ciclo vitale di molti anni.
Molte varietà, soprattutto quelle annuali o biennali, si adattano facilmente alla coltivazione in vaso. Hanno infatti uno sviluppo contenuto, che non ne danneggia la crescita, permettendoti di avere a disposizione sempre la giusta quantità di foglie profumate per la tua cucina.
Evita di mettere troppe varietà nello stesso contenitore. Le cassette con tante varietà sono sicuramente molto belle da vedere, ma nel corso della crescita delle piante causano problemi per mancanza di spazio e per le diverse esigenze di acqua e sole.
Meglio optare per un vaso più piccolo con una sola varietà, oppure cassette con al massimo due tipologie di aromatiche, scegliendo tra quelle che hanno bisogni abbastanza omogenei.
Ad esempio la menta, che tende ad essere invasiva e cresce molto velocemente in larghezza, è sempre meglio se coltivata da sola. Così come il basilico, pianta molto più delicata delle altre tipologie per quanto riguarda l’esposizione al sole.
Viceversa piante come la salvia e l’origano possono convivere con molta più facilità.
Erbe aromatiche: il trapianto
Quando devi effettuare il trapianto delle erbe aromatiche verifica sempre che il terriccio sia abbastanza drenante, magari utilizzando terricci con l’aggiunta di argilla, pietre o pomice, e possibilmente scegli dei terricci biologici. Questi infatti, come quello apposito per le erbe aromatiche, che trovi qui da Casanatura, non contengono concimi chimici, e ti permetteranno di mangiare delle erbe aromatiche sane e biologiche.
Le esigenze idriche delle erbe aromatiche possono essere anche molto differenti tra una tipologia e l’altra. Ad esempio timo e rosmarino richiedono meno acqua rispetto a basilico e menta. Quindi informati sempre bene sui bisogni della pianta che intendi portare a casa con te.
Come raccogliere le erbe aromatiche
La raccolta delle foglie di queste piante è uno di quegli argomenti su cui circolano tanti falsi miti ed antiche tradizioni. Non parliamo quindi di influenza delle fasi lunari, lasciando l’argomento agli almanacchi astrologici, e concentriamoci sulle buone pratiche di coltivazione.
- Raccogli le foglie giovani e fresche, soprattutto sulle piante annuali o biennali, e comunque sempre prima della fioritura. La fioritura, infatti, utilizza tantissime energie della pianta, e di conseguenza la produzione di foglie sarà ferma e comunque conterrà meno oli essenziali, portatori di sapore e profumo. Solitamente, se non ti interessa riprodurre la pianta per l’anno successivo, puoi anche tagliar via i boccioli prima della maturazione del fiore, proprio per evitare questo problema.
- Utilizza sempre forbici o coltelli puliti ed affilati per tagliare le foglie ed i rametti che ti servono. Attrezzi sporchi o tagli “sfilacciati” sono vie di accesso per i parassiti ed i funghi, e possono provocare problemi.
- Assicurati che la pianta sia asciutta prima di raccogliere le foglie. Se infatti c’è ancora dell’umidità sulle foglie questa può danneggiare la loro conservazione.
Per conservare al meglio queste delizie esistono tanti metodi, ed ogni famiglia tramanda il suo preferito. In generale le foglie di molte aromatiche possono essere essiccate al sole oppure a bassissime temperature in forno.
Oppure un’altra soluzione è creare dei piccoli cubetti nel congelatore, magari sfruttando le formine per il ghiaccio, con le tue aromatiche preferite e un pochino di olio d’oliva, che aiuterà a preservare sapore e profumo anche alle basse temperature.
Le erbe aromatiche più comuni
ALLORO (Laurus nobilis)
Arbusto sempreverde con foglie aromatiche. Può essere coltivato come albero, ma spesso quando è utilizzato come pianta aromatica gli si da un portamento ad arbusto da taglio. L’alloro ha una vasta gamma di utilizzi in cucina. Tra le altre si aggiunge a piatti di riso, di pesce e stufati. Utilizzato anche per decotti ed infusi. Si consiglia un’esposizione in pieno sole ed un terreno ben drenato. Va protetto dai venti freddi invernali. Le foglie giovani sono leggermente amare, mentre diventano dolci una volte essiccate.
BASILICO (Ocimum basilicum)
Erbacea annuale con grandi foglie aromatiche verde brillante. Fiorisce alla fine dell’estate. Le foglie sono utilizzate fresche o essiccate in moltissime preparazioni culinarie. Elemento essenziale del pesto. Il basilico si coltiva in terreni ben drenati, in una posizione calda ma protetta. I fiori vanno recisi in boccio, per favorire lo sviluppo delle foglie.
Ne esistono diverse varietà:
- Basilico Genovese, con foglie piccole e lisce, verde intenso; il classico basilico da pesto;
- Basilico Riccio o a Foglia Larga, tipico del sud Italia, con foglie grandi e arricciate ai bordi e di un verde tenue, ha un sapore più dolce rispetto al genovese;
- Basilico Rosso, con foglie completamente rosso-porpora o screziate di verde, ha un sapore più marcato, leggermente piccante;
- Basilico Greco, dalle foglioline piccole e compatte, ha un aroma più dolce e meno pungente delle altre varietà.
ERBA CIPOLLINA (Allium schoenoprasum)
Pianta perenne, bulbosa, cespugliosa con foglie tubolari e filiformi. I fiori sono rosa e rotondi e spuntano ad inizio estate. Utilizzata in cucina per insaporire zuppe, frittate e piatti a base di uova, patate e formaggio.
Le foglie vanno raccolte vicino alla base, preferendo quelle giovani. Sono adatte anche ad essere essiccate o congelate. Gli steli fioriti vanno rimossi per favorire la produzione delle foglie nuove. In autunno le foglie spariscono, per rispuntare in primavera.
MAGGIORANA (Origanum majorana)
Erbacea perenne, cespugliosa. Ad inizio estate produce dei fiori color malva. I germogli e le foglie giovani si utilizzano per insaporire carne, pollo, frittate e insalate. Le foglie essiccate hanno un gusto più marcato e sono spesso utilizzate anche nei pot-pourri per il piacevole profumo. Le foglie e gli steli possono essere raccolti all’occorrenza, ma si consiglia di farlo sempre prima della fioritura. Necessita di una posizione calda e riparata e di un terreno drenante che trattenga l’umidità. In climi miti le piante sopravvivono all’inverno, ma spesso è meglio coltivarle come semplici annuali, per avere produzioni maggiori.
MENTA
Erbacea perenne fortemente aromatica, dal tipico sapore pungente. Di facile coltivazione, predilige una zona poco ombrosa e umida. Ne esistono svariate varietà:
- Menta comune: La varietà classica e universalmente apprezzata e conosciuta.
- Menta cervina: Perenne di facile coltivazione con foglie aghiformi. Ottima sia fresca che essiccata per the e bibite fresche. Inoltre se strofinata su punture di insetto aiuta a placare il bruciore.
- Menta glaciale: Presenta foglie ovali verde scuro. Ha un profumo intenso e dolciastro, e le sue foglie sono tra le preferite per aromatizzare il the e le bevande fresche. Ha proprietà antibatteriche, balsamiche ed espettoranti.
- Menta piperita: La menta con maggior contenuto di mentolo in assoluto. Utilissima per le tisane, per aromatizzare aceto e sciroppi, come condimento su legumi, carni, verdure e nelle insalate. Utilizzata anche in pasticceria. Favorisce la digestione ed ha proprietà stimolanti e tonificanti, oltre che espettoranti.
- Menta rotundifolia: È la varietà di menta che mantiene un portamento più compatto, quindi molto bello esteticamente. Ha un profumo e un sapore dolce.
- Menta spicata: Varietà di menta molto aromatica, utilizzata in frittate, ripieni, insalate, ma anche per dolci e macedonie. Ha buone capacità digestive ed espettoranti.
- Mentuccia romana o Nepetella: Meno intensa della menta classica, è molto utilizzata fresca per aromatizzare ripieni a base di verdure e funghi. Ottima su piatti a base di lumache. Indispensabile per la classica ricetta dei “carciofi alla romana”.
- Menta ananas (menta suaveolens variegata): Varietà con foglie appuntite e color verde chiaro bordato di bianco, con caratteristico profumo fruttato di ananas. Si può utilizzare in the e bibite o insalate di frutta, nonché in diversi dolci.
- Menta orange: Varietà dal profumo di arancia, molto utilizzata per aromatizzare carni di maiale e per the e bevande.
- Menta cioccolato: Le foglie della menta cioccolato sono verde scuro, e hanno un profumo simile a quello della cioccolata. Utilizzata per the, bevande e dolci.
- Menta sweet lemon: Menta dal fogliame pendente, leggermente peloso. Dall’aroma di limone marcato, molto utilizzata per bibite e dolci.
- Menta basilico: varietà dal sapore delicato e piacevole di basilico.
MIRTO
Pianta mediterranea perenne che si sviluppa a cespuglio. Del mirto si utilizzano sia le foglie, profumate e aromatiche, ottime con gli arrosti di maiale, che le bacche, da cui si ricavano liquori, marmellate e composte. Le foglie in infusione sono ottimi insieme al the.
Diverse le varietà:
- Myrtus Communis: con foglie di medie dimensioni, coriacee e aromatiche, di un verde intenso;
- Myrtus tarentina: ha foglie più piccole della varietà comune, e di un lucido verde scuro.
- Myrtus microphylla: presenta foglie ancora più piccole del Tarentina, di un verde scuro.
ORIGANO (Origanum onites)
Erbacea perenne, cespugliosa bassa, con foglie molto aromatiche verde brillante. Le foglie si utilizzano fresche o essiccate nei ripieni e per insaporire carne, pollo, zuppe, frittate e salsicce. Necessita di un terreno fertile, drenato e ricco.
PREZZEMOLO (Petroselinum crispum)
Biennale coltivata come annuale. Erba aromatica largamente utilizzata. Richiede una posizione calda, in pieno sole o leggera ombra, un terreno leggero e fertile, moderatamente umido.
ROSMARINO (Rosmarinus officinalis)
Arbusto sempreverde, con foglie strette verde scuro. A metà e fine primavera presenta fiori violacei. Ideale per bordure o come siepe informale. Le foglie si utilizzano fresche o secche con carne, pollo, uovo e pesce, ma anche in ripieni e salse. Preferisce climi miti e mediterranei, non teme il sole e necessita di terricci ben drenati. Può patire per ristagni idrici, si consiglia quindi di svuotare regolarmente il sottovaso in caso di accumulo di acqua.
SALVIA (Salvia officinalis)
Arbusto sempreverde con foglie rugose grigio-verde, dal sapore amaro. In cucina hanno molti utilizzi: tradizionalmente usata con carni grasse come maiale, oca o anatra, ora utilizzata spesso anche con formaggio, carni magre e cipolle. Di solito hanno un ciclo vitale di 3-4 anni. Annualmente vanno potate a fine estate per evitare che crescano in modo disordinato.
Diverse varietà di salvia:
- Salvia classica: varietà tradizionale, con foglie più allungate.
- Salvia maxima: varietà con le foglie molto larghe, ottime, tra le altre cose, pastellate e fritte.
- Salvia ananas:La salvia ananas ha foglie venate e leggermente pelose, di un verde brillante. Il profumo è molto simile a quello dell’ananas e sono utilizzate sia fresche che essiccate per bevande, cocktail e macedonie. Ottime per piatti di maiale, pollo e con i formaggi.
- Salvia icterina aurea (salvia dorata): La salvia icterina è una varietà molto decorativa, con foglie bordate di giallo oro e una vegetazione più compatta rispetto alla varietà classica. Le foglie sono utilizzate come condimento per pasta, sugo, carne arrosto, pesce e legumi. Ottime anche fritte in pastella.
- Salvia purpurescens (salvia rossa): Varietà con foglie allungate color rosso-porpora e fiore blu. Ha le stessa caratteristiche della salvia classica, e quindi gli stessi usi culinari per aromatizzare sughi, carni arrosto, pesce e legumi.
- Salvia tricolor: Varietà molto decorativa con foglie verdi variegate in crema, rosa e porpora. Pur essendo variegate le foglie hanno le stesse caratteristiche della salvia classica, e quindi gli stessi usi culinari per aromatizzare sughi, carni arrosto, pesce e legumi.
TIMO (Thymus vulgaris)
Arbusto sempreverde di piccole dimensioni, con una rapida propagazione. Le foglie, aromatiche e leggermente piccanti, sono utilizzate fresche o secche in ripieni per carne o con il pesce. Cresce in terreni leggeri e ben drenati, in posizione soleggiata.
Diverse varietà di timo:
- Timo citriodoro o limonato: Timo dallo spiccato profumo di limone e foglie verdi.
- Timo citriodoro aureo: Varietà dal profumo di limone piuttosto spiccata e dal bel colore giallo oro in primavera.
- Timo serpillo: Probabilmente il timo più noto, con foglie verde intenso e molto aromatiche.
- Timo Silver Queen: Timo con foglie verdi bordate di bianco, molto apprezzato per le bordure per le caratteristiche decorative.
- Timo Faustini: Il timo faustini ha foglie piccole e allungate. Utilizzato per condire pasta, insalate, carne, pesce e anche la pizza. Ha inoltre proprietà balsamiche e antisettiche.
Le erbe aromatiche meno diffuse
Queste erbe aromatiche, molto apprezzate in cucina per le caratteristiche di sapore, sono meno diffuse nei nostri giardini, ma ciò non significa rinunciarvi a priori!
La disponibilità varia in base ai periodi, perciò vi consigliamo sempre di contattarci per sapere cosa è disponibile al momento.
BORRAGINE (Borago officinalis)
Pianta erbacea con foglie verde scuro pelose. Se ne consumano diverse parti: i fiori sono utilizzati nelle insalate o canditi e utilizzati come decorazioni per dolci, le foglie fresche possono essere tritate e utilizzane per condire formaggi freschi o insalate, mentre le foglie mature si consumano solo cotte come gli spinaci, solitamente in accostamento ad aglio, olio e acciughe. Può essere coltivata in pieno sole, ma teme i freddi intensi, ama terreni umidi e fertili.
CERFOGLIO
Annuale aromatica originaria del Medio Oriente ma naturalizzata nel clima mediterraneo fin dall’antica Roma. Utilizzato in alternativa al prezzemolo, poiché ha un sapore simile ma più delicato, tendente all’anice. Ottimo con zuppe, insalate, frittate, carne e pesce e verdure crude. Si consiglia di aggiungere sempre a fine cottura, per non perdere l’aroma caratteristico. Per la coltivazione si consiglia un posizione di mezz’ombra.
CITRONELLA O LIMONCINA (aloysia triphylla)
Arbusto deciduo con foglie aromatiche verde pallido. Se sfregate le foglie hanno un aroma intenso, simile a quello del limone. Sono utilizzate nei ripieni e come condimento di pollo e pesce. Vengono anche aggiunte a gelatine e marmellate e utilizzate per la preparazione di un ottimo tè.
Necessita di una posizione soleggiata al riparo dal vento. Se coltivata in piena terra bisogna coprirla durante l’inverno. Se tenuta in vaso è bene posizionarla in una zona maggiormente riparata dal gelo.
CORIANDOLO
Le foglie di coriandolo hanno un aroma caratteristico leggermente piccante, mentre i frutti, granellini simili al pepe, hanno un sapore dolciastro, leggermente agrumato. Ha proprietà digestive e stimolanti, inoltre è un rimedio naturale contro l’inappetenza. Le foglie sono ottime in zuppe, legumi, carni e pesce, mentre i semi sono ottimi per salamoie e sottaceti, e, triturati, per insaporire carne, pesce, insaccati e per salse aromatiche anche a base di yogurt.
DRAGONCELLO (Artemisioa dracunculus)
Pianta erbacea perenne, orginaria dell’Asia centrale. Predilige luoghi soleggiati, riparati dai venti e terreni fertili e drenanti. Non necessita di molta acqua e teme il ristagno idrico. Ha spiccate proprietà digestive, è un antisettico naturale, utile tra le altre cose per il mal di gola, le infiammazioni del cavo orale e il mal di denti. Ha un sapore aromatico e pungente, che funge da esaltatore della sapidità naturale degli alimenti, ed è quindi utilissimo a chi per motivi di salute non può assumere sale. Si sconsiglia di essiccare il dragoncello, poiché perde molto del suo sapore, mentre è meglio utilizzarlo o direttamente fresco oppure triturato fresco e congelato. Perfetto con uova, carne e pesce, frutti di mare e molte verdure come pomodori, cipolle, patate ed asparagi.
ISSOPO (hyssopus officinalis)
Pianta perenne cespugliosa, con foglie piccole e strette verde intenso. Ha ottime proprietà espettoranti e calmanti della tosse e dell’asma, ha inoltre un’azione diuretica e antisettica per le vie urinarie, ed è molto utile contro la cistite. In cucina le foglie fresche di issopo sono ottime da aggiungere a zuppe e minestre e nelle macedonie. I capolini fioriti sono tra gli ingredienti base del “liquore cent’erbe”.
LIQUIRIZIA (Helicrysum italicum)
Pianta erbacea dal caratteristico odore di liquirizia, è una pianta della macchia mediterranea. Utilizzato in cucina su arrosti, pollo e nei ripieni, dona agli alimenti un aroma molto simile a quello del curry. Può essere tenuto in posizioni soleggiate e necessita di un’irrigazione moderata.
ORIGANO GRECO TAPPEZZANTE
Erbacea perenne con portamento tappezzante, con le foglie leggermente pelose. Di facile coltivazione, ama terreni ben drenati e posizioni luminose ma riparate nelle ore centrali della giornata. Le foglie si utilizzano sia fresche che secche per aromatizzare carne, pesce, verdure, prodotti da forno e insalate. Il sapore è più delicato rispetto all’origano classico.
PIRETRO (Tanacetum cinerariifolim)
Erbacea perenne cespugliosa. Dai capolini appena schiusi si ricava con l’essiccamento e la macinatura un polvere dal potere insetticida.
RABARBARO (Rheum officinalis)
Erbacea perenne di cui si utilizzano le coste carnose. Ottimo nelle preparazioni dolci, come confetture, decotti e infusi, ma si consuma anche da solo arrostito oppure come aroma per carni bianche. Si sconsiglia il consumo delle foglie per il contenuto di acido ossalico, velenoso. Ama climi freschi e umidi, ma senza ristagni idrici.
RUTA (ruta graveolens)
Pianta erbacea dal profumo pungente e intenso. Le foglie fresche sono utilizzate su pesce e carne, nonché per aromatizzare liquori, come la grappa alla ruta. Non esagerare comunque con le dosi. I suoi decotti sono utili contro il mal di denti.
SANTOLINA GRIGIA (santolina chamaecyparissus)
Pianta arbustiva eretta o semiprostrata. Cresce bene in luoghi assolati e sassosi. Ha proprietà digestive e tonico-stimolanti. Le foglie essiccate sono utilizzate come profumatori oppure per produrre decotti e infusi. Le foglie sono utilizzate per piatti di pesce o di verdure (ottima con le zucchine).
SANTOREGGIA DOMESTICA o ERBA PEPE (satureja hortensis)
Varietà di santoreggia tipica della cucina abruzzese e molisana, ottima in sughi, legumi, verdure e carne bianca e con fagioli e fagiolini. È ritenuta un’erba afrodisiaca. L’erba pepe è anche un buon sostituto del sale per chi deve evitarne gli eccessi.
SANTOREGGIA MONTANA (satureja montana)
Tradizionale elemento del ripieno del tacchina in Canada e nella moussaka in Bulgaria, la santoreggia è utile su piatti dai gusti decisi, come gli arrosti, i piatti a base di legumi, la salsiccia. Ottima anche con uova e formaggi. È più pungente rispetto alla santoreggia domestica. Ha un aroma simile al timo e alla maggiorana.
STEVIA REBAUDIANA
Pianta erbacea perenne di piccole dimensioni che raggiunge il mezzo metro di altezza circa. Preferisce terreni sciolti e non ama i ristagni idrici, seppur siano necessarie annaffiature frequenti. La stevia è un dolcificante naturale che non apporta calorie e non altera i valori della glicemia, quindi ottima per diabetici e per persone a dieta. Una fogliolina fresca basta ad addolcire una tazzina di caffè. Le foglie hanno anche una buona conservazione, mantenendo inalterato il sapore dopo l’essiccamento.
ZENZERO (zingiber officinale)
Pianta erbacea rizomatosa, come le patate. La parte utilizzata in cucina è proprio il rizoma sotterraneo. Per la coltivazione domestica è bene considerare che lo zenzero teme il freddo intenso, sarà quindi bene porlo al riparo nei mesi invernali. Ama posizioni luminose ma non soleggiate e terreno umido. Dal momento della piantumazione la raccolta si effettua circa cinque o sei mesi dopo, quando le foglie risultano secche. Gli usi in cucina sono molteplici: con le carni bianche e con il pesce, nelle tisane, con i dolci.
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