L’Hibiscus è una di quelle piante immancabili nei nostri giardini estivi per la sua bellezza, i suoi colori, ma anche per la sua resistenza al caldo. Per molti, infatti, si pone quasi come una scelta “obbligata”, soprattutto quando si tratta di giardini o balconi particolarmente esposti al pieno sole durante tutta la giornata estiva. Tuttavia questa “forzatura” non deve farci svalutare il valore di questa bellissima pianta, che ha tanto da offrire!
Prima di tutto vi ricordiamo che l’Hibiscus ha un’ottima resistenza agli inquinanti ambientali e in particolare allo smog, rivelandosi un’ottima scelta per balconi e terrazzi del centro città, anche considerato il fatto che la coltivazione in vaso è abbastanza semplice.
Come coltivare l’Hibiscus
L’esposizione è il fattore principale nella buona riuscita della coltivazione dell’Hibiscus: sole pieno e continuo per più ore durante la giornata garantiscono fioriture abbondanti e continue. La causa principale della scarsità di fiori su un Hibiscus è infatti una scarsa illuminazione. Questo disagio della pianta si manifesta sia con fiori che non si formano per nulla, sia con la formazione dei boccioli che però non riescono a schiudersi e cadono.
In linea di massima l’Hibiscus ama terreni umidi, anche se ha buona resistenza in caso di brevi periodi di siccità. Questo però non vuol dire che dovete lasciarlo sempre a bagno: le annaffiature devono essere regolari e abbondanti, ma evitando il ristagno d’acqua nel sottovaso, che può causare marciumi radicali.
Il terreno ideale è soffice e ricco di sostanza organica, motivo per il quale è bene intervenire con dello stallatico nel periodo autunnale (non in estate, poiché lo stallatico crea fenomeni fermentativi nel terreno che producono calore) oppure con dell’humus di lombrico. Durante la fase vegetativa, invece, è bene aggiungere del concime o a lenta cessione oppure liquido, possibilmente con un titolo di potassio più alto e di azoto più basso, in modo tale da spingere sulla fioritura e non sulla produzione di foglie.
Cosa fare in inverno con l’Hibiscus
Durante l’inverno l’Hibiscus perde le foglie ed entra in riposo vegetativo, per difendersi dal freddo. Capita spesso però, nelle nostre zone a clima caldo, che durante un autunno più mite mantenga le foglie e addirittura fiorisca anche fino a novembre-dicembre. In questi casi consigliamo di intervenire con una potatura preventiva, rimuovendo i fiori ancora presenti sulla pianta. È sempre un dispiacere tagliare via fiori così belli, lo sappiamo, ma se non si interviene la pianta è a forte rischio gelatura durante i mesi più freddi, e potrebbe ricevere danni irreparabili.
Sempre in inverno è possibile effettuare la potatura vera e propria sulle piante più grandi, rimodellando la forma ed eliminando i rami rovinati. In questo modo si stimola la pianta alla formazione di nuovi rami per la fioritura dell’anno successivo, rinnovandola e mantenendola in salute.
E se arrivano gli insetti?
A livello di attacchi da parte di insetti sugli Hibiscus potreste trovare degli acari, come il ragnetto rosso, oppure degli afidi. In via preventiva è sempre bene limitare i livelli di umidità vicino alla pianta, poiché sono proprio questi a favorire la presenza degli insetti. Con i prodotti biologici, come quelli a base di Olio di Neem, possiamo prevenire l’insorgenza di questo problema. Una volta che l’infestazione è in atto, invece, si deve intervenire con prodotti specifici aficidi od acaricidi, in base al tipo di problema.
Un altro insetto che può colpire gli Hibiscus e la cocciniglia, sia la cotonosa, bianca e simile a lanuggine nelle intersezioni degli steli e sulle foglie, sia la bruna, che si presenta nella parte inferiore della foglia come macchie brune-giallastre. Il trattamento di post-emergenza, anche in questo caso, è da effettuare con un prodotto specifico, come l’Olio minerale o Olio bianco.
Le varietà di Hibiscus
Di Hibiscus esistono molte varietà, tra cui le più famose e diffuse sono le seguenti.
Ricordate che non sono sempre tutte disponibili in vivaio, quindi se desiderate conoscere la disponibilità aggiornata vi invitiamo come sempre a chiamarci o a scriverci su whatsapp.
Rosa-sinensis
Conosciuto anche come Hibiscus della Cina, l’Hibiscus rosa-sinensis è il più noto e diffuso. Forma siepi anche molto fitte in condizioni ottimali. La fioritura è abbondante da giugno fino a settembre-ottobre. Tollera bene la salinità del terreno, ed è quindi la varietà maggiormente consigliata nelle zone costiere.
Rosa-sinensis Jumboliscus
L’Hibiscus jumboliscus è una nuova varietà, introdotta in Italia nel 2012, caratterizzata dalla particolarità delle colorazioni dei fiori. Questa varietà è anche apprezzata per il facile accestimento e la durata del fiore, mediamente raddoppiata rispetto alle varietà classiche, arrivando a 2-3 giorni.
Coccineus
Varietà originaria dell’America settentrionale, l’Hibiscus coccineus è caratterizzato da foglie palmate, simili a quelle degli aceri, verde scuro e rossastre. I fiori sono grandi, con petali ben separati tra loro, di colore rosso intenso e con sepali che si intravvedono al di sotto, formando una sorta di seconda corolla.
Palustris (moschetus)
L’Hibiscus palustris è una varietà di origine americana. In natura vivono in ambiente paludoso, necessitano quindi per la coltivazione domestica di un buon grado di umidità del terreno. L’esposizione consiglia è sempre il pieno sole. Il fiore della varietà Moschetus Newbiscus può raggiungere dimensioni davvero eccezionali, fino ai 25 cm di diametro.
Syriacus
Varietà arbustiva con foglie decidue che può raggiungere anche i 4 metri di altezza in condizioni ottimali. Fiorisce dalla fine dell’estate alla metà dell’autunno. Tra gli Hibiscus il syriacus è quello che resiste meglio al freddo.