Il peperoncino
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Il peperoncino è uno degli ortaggi più amati al mondo per il suo sapore unico.
Tra l’altro si tratta di un alimento salutare, ricco di vitamine, sali minerali ed antiossidanti, quindi ottimo da consumare fresco.
La coltivazione
La pianta del peperoncino è una pianta poliennale, ovvero sopravvive per più anni, perdendo le foglie nel periodo invernale per tornare a vegetare nella primavera successiva. Inizia a fiorire all’incirca tra aprile e maggio, a seconda della varietà e delle condizioni climatiche, e fruttifica tra giugno e luglio. Successivamente produce nuove ondate di fiori e frutti, più o meno fino ad ottobre-novembre, in base all’andamento del clima.
Le irrigazioni del peperoncino devono essere regolari, ma sempre evitando il ristagno idrico, perché si tratta di una pianta che teme il marciume radicale.
Controlla quindi, che il terreno si asciughi tra una bagnatura e l’altra. Se hai bisogno di qualche consiglio su come effettuare le bagnature nelle piante, soprattutto in vaso, trovi i nostri consigli in quest’articolo.
Per la fioritura e la fruttificazione, la pianta di peperoncino utilizza molte energie, ed è quindi bene aiutarla regolarmente con del concime, più o meno da aprile a giugno, ad intervalli di circa 10-15 giorni. Nello scegliere il concime adatto al peperoncino è importante che sia ricco di potassio (segnato sulle confezioni con la sigla K) affinché aiuti la pianta a mantenere i fiori e nella loro trasformazione in frutti.
Se hai acquistato un peperoncino e desideri coltivarlo in vaso oppure se ne hai già uno ma stai avendo delle difficoltà nella sua cura, leggi questi articoli del nostro Blog:
Come coltivare il peperoncino in vaso
Come coltivare un peperoncino in vaso e nell’aiuola: dove posizionarlo, come annaffiarlo e quali cure dedicargli per farlo fruttificare al meglio.
I 5 maggiori problemi del Peperoncino
Scopriamo insieme i 5 maggiori problemi del peperoncino, le loro cause e soprattutto come prevenire o rimediare.
Perché il peperoncino è piccante? La scala di Scoville
La sensazione di piccantezza che avverti addentando un peperoncino dipende dalla presenza di una sostanza naturale, la capsaicina. Più capsaicina è presente al suo interno, più questo sarà piccante.
In natura, il peperoncino sviluppò la presenza di capsaicina per difendersi dal pascolamento degli animali. Ed è divertente che proprio questa sostanza ne abbiamo invece garantito la diffusione in tutto il mondo come alimento.
Un’interessante classifica dei peperoncini si basa proprio sulla quantità di capsaicina contenuta nei frutti ed è schematizzata nella Scala di Scoville. L’unità di misura è il grado SHU: un peperone dolce ha 0 gradi SHU, mentre la capsaicina pura ha un valore di 16 milioni.
Il più piccante al mondo
Al momento il peperoncino più piccante al mondo è dal 2013, il Carolina Reaper, con un valore di 1 milione e 800 mila SHU.
Per fare un paragone nostrano, considera prima di tentare l’assaggio, che il nostro “Diavolicchio Calabrese” raggiunge appena i 150 mila gradi SHU. Nelle aziende alimentari in cui si lavora il Carolina Reaper gli addetti devono necessariamente indossare maschere protettive per gli occhi ed almeno un doppio strato di guanti!
Attualmente la Scala di Scoville, tenendo presente le varietà che trovate disponibili qui da Casanatura durante la primavera e l’estate, si presenta come descritto in questo articolo:
La scala di Scoville e le varietà di Peperoncini piccanti
La scala di Scoville: la classifica dei Peperoncini Piccanti La piccantezza di un Peperoncino è determinato dalla presenza al suo