Il momento del rinvaso per una pianta è sempre delicato ed è facile che possa portare ad uno stress da trapianto se mal gestito. Il cambio d’ambiente comporta sempre uno stress, per la variazione di terriccio, vaso, esposizione, irrigazione rispetto alla nuova collocazione. Si parla in botanica di “fisiopatia”, ovvero di una sofferenza fisiologica della pianta. Tuttavia non dobbiamo allarmarci, basterà seguire alcune piccole accortezze per garantire un’ottima ripresa alla nostra amica verde.
Quando effettuare un trapianto o un rinvaso
I trapianti, ovvero il passaggio dal vaso alla piena terra del giardino, alle nostre latitudini possono essere eseguiti durante tutto l’anno escluso il periodo estivo. Questo perché in tale periodo la temperatura risulta essere troppo alta e la pianta è impegnata ad utilizzare le sue risorse per difendersi dalle perdite eccessive di acqua.
Per il rinvaso, ovvero il passaggio da una misura di vaso ormai stretta ad una più adeguata alla pianta, si può essere più elastici, in base all’ambiente in cui si trova.
Le piante da interno possono essere rinvasate tutto l’anno, evitando le fasi di fioritura, dato che la temperatura domestica è abbastanza regolare da permetterlo. Per le piante da esterno invece possiamo attenerci agli stessi periodi del trapianto: tutto l’anno ad eccezione del periodo estivo.
Oltre al periodo devi anche prestare attenzione alla fase del ciclo vitale della pianta. Le piante appena germogliate oppure quelle in fioritura non vanno trapiantate. Le loro energie sono infatti impegnate in queste delicate operazioni fisiologiche, e un rinvaso o trapianto potrebbe causare un forte stress, danneggiandole.
Inoltre non tutte le tipologie rispondono nello stesso modo. Le piante fiorite erbacee e annuali ad esempio sono più delicate, dato che non hanno tessuti legnosi dove immagazzinare risorse, e possono risentire di un trapianto troppo precoce o tardivo.
Esistono infine piante che mal sopportano in generale i rinvasi, come le sanseverie, che amano gli ambienti stretti, oppure le peonie e gli aceri. Per queste tipologie presta un’attenzione in più e soprattutto scegli nuovi vasi di dimensioni adeguate, con solo una o due misure in più rispetto a quelli di partenza.
I sintomi dello stress da trapianto e le soluzioni
Mediamente nel primo mese dopo il trapianto ogni pianta attraversa un periodo di “adattamento”, in cui ferma la sua crescita e l’emissione di nuove foglie e germogli. Potrebbe esserci anche qualche appassimento delle foglie più vecchie, che diventeranno gialle per poi cadere. Questa è una reazione normale e fisiologica di cui non dobbiamo allarmarci.
Viceversa se ci rendiamo conto che questi sintomi non migliorano dopo questo arco di tempo si parla di vero e proprio stress da trapianto e bisogna cercare le cause e porvi rimedio, prima di danneggiare irreparabilmente la pianta.
Troppa acqua dopo il rinvaso
Dopo il rinvaso il rapporto di scambio dell’acqua tra il terriccio e le radici della pianta cambia. Prima le radici si trovavano avvantaggiate in un vaso stretto, e riuscivano facilmente ad assorbire l’acqua di cui avevano bisogno. Adesso la porzione di terra senza radici è aumentata, pertanto tutta l’acqua che il nuovo vaso può contenere risulta eccessiva per la dimensione della pianta.
Durante i primi periodi, perciò, devi seguire con attenzione le tue piante, facendo bagnature abbondanti, ma verificando che il terriccio sia ben asciutto prima di ripetere l’operazione. Se hai bisogno di altri consigli parliamo di come annaffiare correttamente le piante qui nel nostro blog.
Troppa luce e calore dopo il rinvaso
Lasciare al sole una pianta appena rinvasata non è una buona idea. L’eccessivo calore infatti stressa i suoi tessuti, facendo evaporare molta acqua, e provoca stress. Dopo il rinvaso per almeno una settimana posiziona il vaso in una zona fresca e con una buona circolazione d’aria.
Radici lesionate durante il rinvaso
Questo purtroppo è il tipo di danno a cui è più difficile rimediare. Devi prestare attenzione nel momento del rinvaso a non strappare o lesionare le radici. Ad esempio invece di afferrare il tronco della pianta e tirare verso l’alto per rimuovere il vecchio vaso puoi fare il contrario. Afferra saldamente il tronco e mantienilo fermo, mentre con l’altra mano “sviti” il vaso dalla zolla di terreno. In questo modo accompagnerai le radici al distacco senza troppi traumi.
A meno di indicazioni particolari non devi aprire la zolla di terreno e radici. Questa operazione si esegue solo per tipologie particolari di piante, come i bonsai o se ci sono problemi da risolvere, ad esempio un terreno infestato da parassiti, o un tipo di terriccio non adatto alla pianta. In tutti gli altri casi è meglio lasciare tutto com’è, la pianta provvederà da sé a formare le radici nel nuovo terriccio.
Troppo concime dopo il rinvaso
Sconsigliamo sempre di effettuare concimazioni subito dopo un rinvaso. La pianta sta già subendo un grande cambiamento, e ha bisogno di tempo per adattarsi. Aggiungere in questo momento anche la necessità di elaborare le sostanze nutritive in più che apporta il concime non la aiuta, ed anzi potrebbe provocare stress e bruciature nelle nuove radici che inizieranno a formarsi.
Quello che puoi fare è invece utilizzare dei buoni terricci già concimati, in cui i sali minerali e i microelementi sono già distribuiti in modo uniforme e calibrato, e non creano problemi di questo tipo.
Nel caso di piante già deperite prima del rinvaso puoi utilizzare un prodotto fitostimolante dopo le prime due settimane, sempre con parsimonia e seguendo le indicazioni riportate in etichetta. Questo tipo di prodotto infatti aiuta la pianta a creare nuovi tessuti vegetali e a rinforzare quelli già esistenti. Ad esempio puoi utilizzare della Propoli oppure dei concimi a base di alghe o borlanda, tutti prodotti biologici.
10 risposte
Purtroppo nel rinvasare il rosmarino ho decisamente lesionato le radici nel tentativo di aprirle e di togliere una cartina che le avvolgeva e che non sapevo se andava lasciata o tolta…può essere che si riprenda o il danno è irreparabile? Grazie. La cartina intorno alle radici andava lasciata?
Salve Beatrice. Immagino che la cartina che vedevi sia uno speciale tipo di tessuto biodegradabile che si utilizza nelle produzioni in larga scala delle piante al posto dei vasetti finché la talea o il seme non hanno radicato a sufficienza per essere spostati in un vaso più grande. Queste tipologie di materiale di degradano da sole con il tempo e non danneggiano le radici, quindi possono essere lasciate senza rischi. Per quanto riguarda il tuo rosmarino prosegui seguendo i consigli che abbiamo elencato nell’articolo: acqua al bisogno, non troppa luce per il primo periodo e concime se necessario. Dalle un po’ di tempo, il rosmarino è una pianta rustica e resistente, se il danno non è troppo grave dovrebbe riprendersi da solo. Buona coltivazione!
Ho travasato la mia dieffenbachia vesuvio, in quanto aveva il terreno pieno di vermi… Ho tolto la terra anche aprendo le radici, ho passato le radici sotto l’acqua per lavarle bene. Dopo averla messa nel vaso con la nuova terra sembrava tutto andare bene… Stamattina l’ho trovata tutta afflosciata… HELP…. Cosa faccio?
Salve Giulia, sicuramente la pianta è stressata per il rinvaso aggressivo. Movimentare le radici è sempre una procedura delicata, e ovviamente una sostituzione totale di terriccio mette a dura prova le resistenze anche della pianta più sana. Per adesso segui i consigli generali che diamo nel post: posizione luminosa ma fresca, acqua al bisogno e non in eccesso, niente concime almeno per il primo mese. Dalle il tempo di adattarsi alla nuova “casa”. Se hai bisogno di ulteriori consigli portaci la pianta direttamente in vivaio, la controlleremo insieme.
Ho travasato la mia stella di Natale nella nel momento della fioritura ma la sto perdendo come fare grazie, il terriccio non è né bagnato né secco però la sto perdendo i rami stanno iniziando a seccarsi e le foglie non crescono più
Salve Cristina, in questi casi è sempre meglio vedere le condizioni generali della pianta. Se non puoi portarcela di persona, puoi mandarci delle fotografie al nostro numero Whatsapp 0997314217 e vediamo insieme come intervenire.
Salve se il tuo limone cresce e cambi periodicamente il vaso per farlo crescere. Ma se uno dovesse smettere di cambiare il vaso non permettendogli di crescere più, la pianta facendo cosi può morire ?
Salve Anna, con una dimensione di vaso adeguata si può stabilizzare la pianta anche senza cambiare misura. In questo caso è necessario ogni anno effettuare delle potature di contenimento per la chioma, in modo che non si espanda troppo. Inoltre ogni tre o quattro anni sarebbe meglio verificare anche la zolla e nel caso di crescita eccessiva tagliare le radici in eccesso. Questa è però un’operazione più delicata da effettuare e se non sei pratica ti consigliamo di rivolgerti ad un professionista.
Ho tolto una pianta di peperoncino da terra e l’ho messa in vaso ma pare che stia soffrendo. È una cosa normale o ci sono dei problemi? Grazie.
Salve Stefano, senza vederla è difficile da dire. Da quanto tempo hai fatto questa operazione? Qualche settimana di adattamento è normale anche quando fai tutte le operazioni correttamente. Se invece è passato più tempo bisognerebbe capire se nell’operazione sono state strappate delle radici, se la dimensione del vaso è corretta, come stai gestendo l’annaffiatura e l’esposizione luminosa. Se preferisci dei consigli personalizzati puoi portarci il vaso in vivaio e controlleremo insieme lo stato del tuo peperoncino, oppure inviaci delle foto ed una descrizione più dettagliata sul nostro numero whatsapp 0997314217.